14 sept 2008

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto ....[...]

"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare" Martin Niemöller

Stamane, in preda ai sorci verdi perché ho passato la notte a recuperare un file (figlio unico di madre vedova) con le tabelle e le tavole della Tesi, seguo il consiglio di Sebastiano e vado a far colazione al bar.
Prima di sedermi, però, compro il giornale (El País) e mi imbatto nella seguente notizia:

*Trafiletto in prima pagina*
IL MANUALE DELLA PAURA
Un libro di testo di etica compara l'aborto con l'Olocausto

Migliaia di studenti del liceo (o istituti simili, ma cattolici privati...e qui in Spagna ce ne sono!) studieranno questo libro di testo che si chiama Etica e i cui autori sono José Ramón Ayllón e Aurelio Fernández, editrice Casals.
Nel libro, la nota più interessante non è solo la comparazione dell'aborto con l'olocausto e le grandi guerre del XX secolo...
Considerano, infatti, che "la società è minacciata dai matrimoni omosessuali" e non hanno remore a dire che "i figli di genitori separati corrono un serio pericolo di imboccare la strada del crimine, della droga e della violenza"
Principi morali che ungeranno migliaia di studenti.

L'aborto è un crimine. Dicono...
Hanno anche fatto una versione di Pollicino con protagonista un feto (che cosa macabra)

Il divorzio anche... che poi mi esce il figlio sballato.

E qui una massima del libro "il matrimonio eterosessuale è l'unico naturalmente stabile e monogamo (over? mia cugina dissentirebbe...) e se ci son tragedie familiari, tre ricette:

1. cercare, non la propria felicità ma quella dell'altro
(tipo, lui picchiaibambiniviolentalevecchiettesiubriacaemenapureme ed io: siiii! frustami, picchiami....a me fa male, ma vedo dai tuoi occhi che ti rendo feliiiiice!)

2. Se proprio non va, bisogna continuare a sforzarsi
(un po' come gli stitici...STITICI DI TUTTO IL MONDO! SFORZATEVI! ABBASSO IL DULCOLAX E I GRANI DI LUNGA VITA!)

ma l'ultima è geniale:
4. Se è un disastro totale, cioè lei è una gran zoccola o è Misery e lui è un violento o uno stronzo, il divorzio comunque non è una risposta....bisogna "soffrire" per difendere il matrimonio.
(e qui calo un velo peloso...)

Single e sterili...?
Meglio senza prole.
Eggià...


Ieri ho cominciato, per disperazione Il Gene Egoista di Dawkins.
Devo dire che me l'aspettavo più pesante, ma è scorrevolissimo e interessantissimo. Una visione della biologia completamente distinta a quella alla quale (non) sono abituata.

E l'articolo mi ha ricordato una cosa che ho letto ieri:
"Un feto umano, che ha sentimenti quanti ne può avere un'ameba, gode di una venerazione e di una protezione legale molto maggiore di quella che viene concessa a uno scimpanzé adulto. Eppure la scimmia sente, pensa e può essere anche capace di imparare/sviluppare una sorta di linguaggio umano.
Ma il feto appartiene alla nostra specie e per questo motivo automaticamente riceve privilegi e diritti speciali.
Non si parla di razzismo, con gli animali... ma di etica dello "specismo"
."

Sono abbastanza sconcertata.
Berlusconi che riscrive la storia... questo che cerca di manipolare attraverso testi scolastici giovani menti spagnole ....

ma dove devo scappare per avere un poco di quiete?

2 comentarios:

Misya dijo...

Ho sgranato gli occhi quando ho letto l'ultima parte del tuo articiolo. cazzo se è vero!
scrivi più spesso...leggerti è uno dei pochi modi di sentirti più vicina. :*

Unknown dijo...

grazie piccola. :*

...è che sono stata intrappolata tra tabelle e tesi. un esaurimento totale. e per di più...sto figghiodizoccola non me l'ha approvato! Ah! fosse facile come in Inghilterra o in Italia che paghi un master e ti danno uno straccetto di documento. Maledette istituzioni pubbliche!