30 sept 2008

Logografia giornalistica, misunderstanding o conspironoia?

Un periodo pessimo questo. Non volevo tornare a Cádiz... sta di fatto che stamane mi buttano giù dal letto, mi chiamano un tassì e mi spediscono alla Stazione degli Autobus di Granada dicendomi qualcosa tipo: Flavia, devi andare a Cádiz: primo, perché questa non è casa tua... secondo, perché questa non è la tua città e terzo, perché hai trent'anni e devi faticare!!!

Il viaggio l'ho passato nella semincoscienza più totale.
Le prime tre ore ho dormicchiato a sprazzi, svegliandomi definitivamente a Siviglia.
E da Siviglia a Cádiz ho ascoltato la radio [Ondacero] che mi ha rincoglionito di sport e di Atletico Madrid.

Ma interrompono lo sport per dare le news (benedetti siano i radiogiornali, in questi casi).
E nell'estasi di cinque ore passate col culo su una seggiolina stretta, con una vecchia logorroica al mio fianco, sento:

Policia italiana detiene miembros de la mafia napolitana
Polizia italiana arresta esponenti della mafia napoletana?!
Ma cosa...??!!.. Che...??!!!

Non mi piace che si specifichi polizia italiana e mafia napoletana, a dire il vero.
Nello specificare si crea un distacco - specialmente per chi di mafia, camorra e politica italiana non ha profonda conoscenza - che è piuttosto pericoloso. Come dire i buoni versus i cattivi e localizzarli in punti specifici: i buoni, lo Stato Italiano e i cattivi, la Mafia a Napoli.
Dove a Napoli significa molto di più di un mero stato in luogo. Significa appartenenza, circoscrizione, delimitazione.

Come se effettivamente il fenomeno fosse racchiuso dentro i confini della Campania.

E questo mi fa pensare, con ragione, che allo Stato piaccia dipingere il fenomeno criminale - in particolare i due più alla moda, Camorra e Mafia - come qualcosa di locale, limitato ad una certa area geografica e ad un certo gruppo.
La Camorra è di Napoli, dei napoletani... cosa lontana dai centri di potere, nevvero?
La Mafia addirittura non esiste o se c'è, risiede nella terra degli aranci, tra una rovina greca e l'appalto per un aereoporto che non si farà.

Dire che la Mafia è al potere...beh, non si può.
È come il clichè del "i panni sporchi si lavano in casa".
Tutti sanno e pochi parlano... e che la Comunità Europea non si impicci.
Tanto sta anche là.
Ha una sedia tra Putin e Berlusconi.

Che la Camorra sia un fenomeno economico, lo ha detto Saviano.
Lo disse Barbagallo prima di lui, ma in maniera meno mediatica e forse anche un po' più sottile.
Ma questo non interessa...

E allora si raccolgono gli stereotipi, come in un minestrone: gli immigrati, la violenza, la spazzatura, la criminalità e tutto giù, nell'urinatoio-dimenticatoio dove tutti pisciano e che tutti guardano con sdegno e/o commiserazione: la Campania.

Che un'azienda non possa sopravvivere senza il supporto dello Stato, questo si sa.
Ma che la criminalità organizzata sia un'azienda, questo si tace (non tutti lo tacciono, a onor del vero). E si omette anche che lo Stato sia complice della criminalità, perché criminali sono gli esponenti del nostro Governo. Che il Governo italiano aiuti, sostenga, investa e favorisca la Camorra e la Mafia e le altre organizzazioni si-profit, questo si deve lasciare al margine dell'informazione. Dire e non dire insomma. Bisbigliare e non sottolineare.

Quale il vantaggio?
Il vantaggio è che focalizzando l'attenzione su un luogo specifico, si attribuisce il fenomeno solo e unicamente a quell'area e non si presta attenzione a ciò che accade tra le poltrone di velluto rosso, pensando che tutto sommato quel luogo è così lontano dal proprio giardino che rimane solo un nome nelle conversazioni da salotto o negli scandali da conversazione.

E in nome della cospironoia che da un po' di tempo mi accompagna (in cui entra il crollo finanziario americano, la mia tesi di master rifiutata dal mio capo, la morte di Fidel Castro che io faccio risalire ad almeno 8 mesi fa e l'aumento del prezzo delle mele), credo di stia cercando di creare un nemico a tavolino: non funziona più il comunista, dopo il 1989... neanche l'ebreo...mumble mumble...
il negro funziona ancora. E il camorrista anche... e Il Sud ladrone e parassita.
E allora perché non unire questi tre elementi e creare un nuovo nemico comune? una specie di ibrido nazionale a cui rivolgere lo sdegno e il disprezzo e contro cui unirsi, per estirparlo...

In fondo perché la Spagna può avere l'ETA e l'America AlQuaeda? E noi?

18 sept 2008

Questa è semplice: un sogno del passato...

Sono su una spiaggia, bianca, lunga lunghissima come quelle che si trovano a Cadiz o a Guardalavaca. C'è una brezza leggera . Seduto sulla sabbia a pochi metri da me c'è un ragazzo con i capelli lunghi, familiare nei contorni ma non ne ho una chiara memoria. Stringe a sè qualcosa o qualcuno...A prima vista mi sembra qualcuno. Una donna dai capelli neri che gli offre il viso perlaceo. Ma nell'avvicinarmi vedo che è un cane, un cane completamente nero. A questo punto l'immagine si sdoppia e vedo contemporaneamente il ragazzo e il cane abbracciati sulla spiaggia e il ragazzo e il cane in piedi in prossimità del mare. Il cane vicino alle onde è chiaramente malato, si accascia. Seguo l'istinto di aiutarlo, cerco di alzarlo per portarlo lontano dalla battigia, ma non ci riesco. Allora mi stendo di fronte a lui e gli carezzo la testa. E il mare ci risucchia...

l'amore è come quelle gomme rosa che compravo da bambina, dove nell'incartoci poteva essere scritto: "hai vinto" o "sei stato sfortunato.tenta ancora"

avrò speso migliaia di lire in quelle gommine. Ma la frase era sempre la stessa.
"sei stata sfortunata. tenta ancora".


Vi riporto una discussione tra menti elette dove s'è parlato di Misandria.
Come citato da Maria (fonte wikipedia):
Il termine misandria (dal greco μίσεω (mìseō), odiare, e ανήρ (anér), uomo) indica un atteggiamento psicologico preconcettuale di avversione ed ostilità verso l'uomo ed il genere maschile.
L'atteggiamento ed i comportamenti misandrici sembrano indirizzati in misura prevalente verso l'uomo eterosessuale, sessualmente maturo, essendo orientati solo in rari casi anche verso i maschi in età minore o verso categorie maschili non eterosessuali.
In ragione di questa specifica delimitazione della categoria umana oggetto di avversione si distingue dalla misantropia e costituisce il concetto speculare e contrapposto della misoginia.
Benché prioritariamente osservato nei comportamenti femminili, il pregiudizio misandrico appare occasionalmente anche in alcuni comportamenti maschili, tendenti all'autosvalutazione ed alla contestuale esaltazione delle qualità femminili, ritenute superiori alle proprie soprattutto sotto il profilo etico oltre che estetico.
Il termine misandria, compreso quasi esclusivamente nei testi specializzati (psicologia) sino al secolo scorso, è entrato a far parte dei dizionari dall'inizio del III millennio e si ritiene questo un possibile portato culturale del femminismo.
Sempre Maria, aggiunge:
Se un uomo fa il misogino si trova giustamente i testicoli strappati a rasoiate. Se una donna parla male degli uomini è tutto a posto. Io sono stanca di questa situazione. Luoghi comuni riferiti alle donne come agli uomini mi fanno addormentare.
Parlando male degli uomini, poi, si fornisce loro un alibi per essere davvero come vengono dipinti (come certi luoghi comuni sulle donne fanno comodo anche alle donne): e venendo dipinti come "esseri mononeurali dagli insaziabili appetiti sessuali, dalle scarse abitudini igieniche e dalla fisiologica incapacità in tutte le attività domestiche noiose che vi possano venire in mente", capirete che per i soggetti con molta pigrizia e poca dignità una simile definizione è una manna dal cielo.
Insomma, la domanda è: dove finisce la contestazione e dove inizia la generalizzazione?
Da parte mia sottoscrivo la definizione: "esseri mononeurali dagli insaziabili appetiti sessuali, dalle scarse abitudini igieniche e dalla fisiologica incapacità in tutte le attività domestiche noiose che vi possano venire in mente", aggiungendo anche la mancanza di praticità, di multitasking, di prospettiva architettonica di una relazione (credo che non vadano oltre il bidimensionale) ... ma mi colpì anche ciò che si diceva in un film stupido di cui ora non ricordo il nome: "ma è un uomo , e l'unica volta che gli uomini si concentrano è quando hanno un'erezione"...

E in fede, sarà che io me li cerco tutti della stessa "categoria", ma sono tratti che ho riscontrato in tutti i miei compagni.
Non vedo la generalizzazione.
Vedo delle ... caratteristiche.

A questo punto entra in gioco un terzium non citatum (maschietto) che dice:
Di primo acchito leggendo questa discussione mi è venuto in mente Houllebecq: l'uomo senza sessualità sarebbe un essere migliore...
In quale circostanza tendiamo ad associare invariabilmente ad un dato sesso un dato comportamento, soprattutto se sgadevole? Nella stessa in cui dimentichiamo di essere politicamente corretti quando un rumeno ci ruba la macchina o ci stupra la moglie?
Come l'etnia, anche il sesso diventa una colpa, quando ha la malaugurata sorte di finire associato, semanticamente e concettualemente, con il misein , l'odiare: orribili quei peli, colpa biblica quella pigrizia, vizio capitale la passione per il calcio!
In tali circostanza, non stiamo odiando il contenente in luogo del contenuto?

A ogni forma di misandria rispondiamo: odiateci per quello che siamo! Non cuciteci addossi novelle stelle di Davide a forma di cromosoma Y.
E allora ci penso un po'...
Houllebecq... ma chi cazzo è 'sto Houllebecq? L'uomo senza sessualità... mah!

L'uomo senza sessualità perderebbe quel poco senso che ha di esistere.
Diciamoci la verità: sin pisellum keine bello!

Se riduciamo all'essenziale la teoria di Darwin, secondo la quale sopravvivono i più adatti (e in una scala temporale significa che gli elementi più adatti alla sopravvivenza aumentano in relazione agli altri esseri) e ci facciamo un calcolo nelle nostre sacche... ossia, siamo più donnicciuole che ometti su questa terra, il risultato mi sembra lapalissiano.
(pensavate che era per facilitarvi il copulaggio selvaggio, eh?...e invece no!)

Nel mio caso non è odio.
Io credo che l'odio non esista, credo che si riduca ad una mancata o sbagliata comunicazione con l'altro da sé ( a parte quella nei confronti del mio capo...più che giustificata, non generalizzata e puntuale).

Allo stesso modo credo, ed è opinabile, che le donne siano biologicamente più adatte alla sopravvivenza; non foss'altro che in un futuro stadio dell'evoluzione (se mai ci sarà, ma non credo dato che l'uomo, inteso come genere, sta facendo di tutto per annientare la vita su questo pianeta) il nostro corpo potrebbe svilupparsi in modo tale da permetterci di riprodurci tra di noi, facendo a meno dell'apporto genetico (e non solo) maschile. Ma questa è fantascienza (ma pare che lucertole e alcuni uccelli già lo facciano).

rispetto al contenente in luogo del contenuto...

io lo dico sempre: guardo il mio compagno con quell'aria da Pulecenella spaurat dde maruzze* ... e non posso odiarlo.
E in lui, come in tutti, contenente e contenuto si fondono e creano Fulano, simile a Mengano, Porciddu, Tonino, Ciccillo, ma pur sempre Fulano. Unico nel suo essere, simile al suo genere.
Allo stesso modo io vengo tacciata di essere uguale alle "altre" e non solo nel caso specifico del mio compagno ...più o meno è un modus cogitandi di tutti i miei partners (e amici maschi).

Ovviamente sono uguale alle altre per i difetti: scassacazzo, pedante, sempre a chiedere perché, eccessiva nella comunicazione, m'avessa sta nu poc cchiu zitta, non capisco...Flavia! non capisci! ... io non capisco!!!...tzé...
Ma è vero! il mio contenuto ha caratteristiche particolari, che appartengono solo a me (e di norma sono le "cose belle di Flavia") e caratteristiche generali che appartengono al mio sesso (che di norma son le "cose brrrrrutte!")...

è che siamo pacchetti: sia le femminucce che i maschietti.
O ci pigliamo in blocco o meglio continuare a cercare...
...forse c'è davvero chi è perfetto in tutto il contenuto della scatoletta.


* Per la citazione "Pulecenella spaurat dde maruzze" si ringrazi Adele Gallo che con la sua grande capacità di dipingere immagini con quattro parole, una notte di Settembre ha partorito questa cosa...
** Per amici, compagni, ex compagni et varie che leggeranno queste parole, non prendetele come spunto per una discussione che prima o poi mi si ritorcerà conto. Prendetela a ridere. :-)
*** c'è un sondaggio alla fine della pagine. Che è? Non ve ne siete accorti? Rispondete!

16 sept 2008

"...perché da quando ha messo il maggioritario le opinioni legittime sono due,o questa di qua o questa di là, che poi è uguale..."

-Buonasera Luttwak...
-Buonasera...
-...senta, queste persone sono legittimate...hanno commesso reato d'opinione o no?
-...si
-sono legittimate ad esprimere le proprie idee?
-no. queste persone non sono legitimate...esiste il reato di opinione perché ...da quando ha meso il maggioritario le opinioni legitime sono due, o questa di qua o questa di là, che è uguale... si tu esprimi una terza opinione di fantasia, non sei legitimato, io non ti riconosco...tu non è che puoi dire le tue idee se le tue idee non sono state elette...tu non puoi rapresentare te stesso se non ti sei candidato, non ti sei votato e non hai vinto le elezioni...

cappelone di merda...
credi tu nel libero mercato? rispondi: HAIL!!

('italiano scorretto vuole riprodurre foneticamente l'accento di Luttwak)

Parte del mio terribile e angustiante lavoro dovrebbe essere leggere il giornale dato il mio campo di ricerca. Ma, a dire il vero, se non avessi un solido team alle spalle, non riuscirei neanche a percepire la minima parte delle informazioni che vengono emesse ogni giorno.
Il mio team si chiama Sebastiano.

Io che per lavorare dovrei leggere il giornale
Lui che pur di non lavorare legge il giornale (questa me la perdonerai, Seb.)
Una squadra perfetta, insomma!

Diciamo che è una macchina. Updata notizie come io bevo acqua.
Ad ogni modo, il mio illustre metacollega mi sottopone il seguente articolo.


Da una lettura trasversale ricaviamo:

Silvio riscrive la storia.
Gli uffici dove gli uomini di Silvio Berlusconi provano a riscrivere la storia sono in via Marroncelli, in un cortile della vecchia Milano.
Responsabile del progetto,
molto apprezzato dall'ideatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri, è un ragazzo simpatico e carino di 35 anni: l'ex vj Andrea Pezzi che presiede la società e la controlla al 53 per cento attraverso Nova Fronda, un'altra srl il cui nome si richiama direttamente al singolare credo psico-filosofico di Antonio Meneghetti, un ex frate francescano dal burrascoso passato giudiziario che negli anni '70 ha fondato l'ontopsicologia, una disciplina che ha come scopo la "formazione del leader, inteso come intuizione attiva di soluzioni per il collettivo".

ANDREA PEZZI....L'ONTOPSICOLOGIA?


Così Adolf Hitler, ma pure Josif Stalin, secondo Meneghetti, vanno studiati dal punto di vista del loro essere interiore, senza mai dimenticare che "la realtà è come una partita di scacchi, in cui il vicitore fa le leggi, scrive la storia e definisce la morale".

Il loro essere interiore. Già...le bestialità del regime (qualunque regime, eh?!) in fondo sono come l'ulcera o la cirrosi epatica. O forse voleva dire che dobbiamo riesumare i cadaveri dei dittatori e leggere nelle loro interiora come gli antichi auguri greci.

E qui il paradosso linguistico concettuale.

Secondo la definizione di Mark Sainsbury il paradosso è:

"una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile".

...ossia, Berlusconi (il vincitore) riscriverà la Storia poiché datosi che la stessa viene scritta dai vincitori si abbisogna di una giusta controinformazione. Perché la Cina non impara il Soft Power da noi?

Ne discutevo con una collega di storia-ex collega di università, la quale mi diceva che non bisognava avere paura di alcuna interpretazione della Storia né si deve pensare a lei come verità scolpita nella pietra.

ma, un po' come Nanni Moretti, secondo me la Storia modifica il carattere.
"...chissà come saranno, poi, i nati nel 1996..."(cit. Aprile)
eh!...
Il relativismo della mia collega mi lascia un po' sconcertata. Il Caos non mi piace. Neanche il Dogma. Io credo fermamente nelle Fonti, anche se poi si dovrebbe aprire un dibattito su "coZa eZZere una fhonte?" ...
In generale le fonti ti descrivono il contesto...sono atti pubblici, verbali, documenti, tutto ciò che può descrivere un contesto, non solo dal punto di vista "pratico" ma anche ideologico, quindi io metterei tra le fonti anche libri come il mein kampf o guerra di guerriglia.

Nella*traduzione* delle fonti per il grande pubblico è necessario raccontare delle storielle. E quelle sì, quelle sono interpretazioni storiche e purtroppo man mano che si va verso la descrizione del *fattariello* si va verso la deformazione della fonte. E più si cerca di dare un fondamento universale a un fatto particolare, più ci si approssima alla minchiata.

Non so bene come si scriva la Storia.
Credo che quella con la S maiuscola dovrebbe prescindere da destra, sinistra, centro, sopra e sotto o alla pecorina. Dovrebbe essere un po' *asettica*. Le interpretazioni storiche, invece, no.
Ma forse mi sbaglio.
L'idea è quella di sviluppare la capacità di ragionare della gente. Si tratta di tracciare un contesto e dire: "ciccio, questo è il contesto e queste sono le interpretazioni...da una parte e dall'altra. Tu, che ne pensi?"

Questo è ciò che trovo educativo e giusto. Dare la possibilità di scegliere.
Poiché nella *scelta* risiede la vera libertà.

Ma ritornando al tema principale, Berlusconi che riscrive la Storia, trovo sia un fatto non banale e anche pericoloso, data la gran capacità degli italiani di approfondire i temi e il successo di Uomini & Donne. Si banalizza troppo quest'uomo. Lo si ritiene tanto idiota e pagliaccio che non si fa attenzione ai dettagli. Ed è là che, evidentemente, ce lo metterà di nuovo a quel servizio.

14 sept 2008

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto ....[...]

"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare" Martin Niemöller

Stamane, in preda ai sorci verdi perché ho passato la notte a recuperare un file (figlio unico di madre vedova) con le tabelle e le tavole della Tesi, seguo il consiglio di Sebastiano e vado a far colazione al bar.
Prima di sedermi, però, compro il giornale (El País) e mi imbatto nella seguente notizia:

*Trafiletto in prima pagina*
IL MANUALE DELLA PAURA
Un libro di testo di etica compara l'aborto con l'Olocausto

Migliaia di studenti del liceo (o istituti simili, ma cattolici privati...e qui in Spagna ce ne sono!) studieranno questo libro di testo che si chiama Etica e i cui autori sono José Ramón Ayllón e Aurelio Fernández, editrice Casals.
Nel libro, la nota più interessante non è solo la comparazione dell'aborto con l'olocausto e le grandi guerre del XX secolo...
Considerano, infatti, che "la società è minacciata dai matrimoni omosessuali" e non hanno remore a dire che "i figli di genitori separati corrono un serio pericolo di imboccare la strada del crimine, della droga e della violenza"
Principi morali che ungeranno migliaia di studenti.

L'aborto è un crimine. Dicono...
Hanno anche fatto una versione di Pollicino con protagonista un feto (che cosa macabra)

Il divorzio anche... che poi mi esce il figlio sballato.

E qui una massima del libro "il matrimonio eterosessuale è l'unico naturalmente stabile e monogamo (over? mia cugina dissentirebbe...) e se ci son tragedie familiari, tre ricette:

1. cercare, non la propria felicità ma quella dell'altro
(tipo, lui picchiaibambiniviolentalevecchiettesiubriacaemenapureme ed io: siiii! frustami, picchiami....a me fa male, ma vedo dai tuoi occhi che ti rendo feliiiiice!)

2. Se proprio non va, bisogna continuare a sforzarsi
(un po' come gli stitici...STITICI DI TUTTO IL MONDO! SFORZATEVI! ABBASSO IL DULCOLAX E I GRANI DI LUNGA VITA!)

ma l'ultima è geniale:
4. Se è un disastro totale, cioè lei è una gran zoccola o è Misery e lui è un violento o uno stronzo, il divorzio comunque non è una risposta....bisogna "soffrire" per difendere il matrimonio.
(e qui calo un velo peloso...)

Single e sterili...?
Meglio senza prole.
Eggià...


Ieri ho cominciato, per disperazione Il Gene Egoista di Dawkins.
Devo dire che me l'aspettavo più pesante, ma è scorrevolissimo e interessantissimo. Una visione della biologia completamente distinta a quella alla quale (non) sono abituata.

E l'articolo mi ha ricordato una cosa che ho letto ieri:
"Un feto umano, che ha sentimenti quanti ne può avere un'ameba, gode di una venerazione e di una protezione legale molto maggiore di quella che viene concessa a uno scimpanzé adulto. Eppure la scimmia sente, pensa e può essere anche capace di imparare/sviluppare una sorta di linguaggio umano.
Ma il feto appartiene alla nostra specie e per questo motivo automaticamente riceve privilegi e diritti speciali.
Non si parla di razzismo, con gli animali... ma di etica dello "specismo"
."

Sono abbastanza sconcertata.
Berlusconi che riscrive la storia... questo che cerca di manipolare attraverso testi scolastici giovani menti spagnole ....

ma dove devo scappare per avere un poco di quiete?

2 sept 2008

Salve, Salute, Come Stai, Il Mio Gardinio, Gardenia, Quattro Ruote, Quattro Zampe, Cani:una Rivista di Razza...

Un uomo perde l'aereo che dovrebbe riportarlo nella città dove lavora.
Senza timore si cerca un altro volo e la sorte gli fornisce un passaggio aereo per la città dove risiede la sua compagna.

Alla notizia, la donna straripa di commozione come un fiume in piena e, mossa dalla frenesia emozionale propria delle cortigiane medievali quando, grattandosi il congegno fiorentino, vedevano all'orizzonte il proprio Cavaliere di ritorno dalla guerra - si spera con la chiave -, corre a comprarsi 54 euro di Silk Epíl Brown.

Dopo cinque ore e lo sterminio massificato di quasi tutti i capillari presenti sulla coscia, la donna si ritiene soddisfatta e comincia a prepararsi.

Passa il tempo e l'ora s'approssima.

Con emozione, la nostra giuovine prepara un pranzo degno del Pierre Gagnaire - tortellini con tocchetti di vitello in salsa di soia, alloro e champignon - si lava, indossa uno degli unici due vestiti "PumpAndCircumstance" che ha nell'armadio e si infila dei tacchi vertiginosi che le danno ciò che la Natura non le ha dato: 10 cm in più di altezza.

Squilla il cellulare.
Una voce maschia dice:
- Sono io. Che numeVo è?
Con voce tremante lei risponde:
- ...il 16, primo piano. Ti apro.

Il cuore le batte forte mentre apre la porta.
Sente i passi per le scale. Si ritrae e aspetta interminabili secondi che quella porta socchiusa si spalanchi.

La porta si apre.
L'uomo entra in casa e nell'estasi della visione della sua donna, si ferma e dice:

- Scusa, che ci fai vestita da bagasha in casa?

(violini e applausi)